Si è scelto di tenere il Comitato in Abruzzo perché la tragedia del terremoto del 2009 ha messo a nudo una serie di nodi centrali per la lettura radicale del regime italiano: il mancato rispetto della legalità, che si traduce in strage di vite; il dissesto idrogeologico e l’assenza di governo del territorio; una gestione emergenziale, tipica della partitocrazia, che cancella la certezza del diritto ed ogni possibilità di controllo democratico; il mancato funzionamento della giustizia; l'assenza di un'informazione corretta, che dia davvero al cittadino la possibilità di “conoscere per deliberare”.
Venerdì 2 luglio, in tarda mattinata, una delegazione di parlamentari e dirigenti radicali, con Emma Bonino e Marco Pannella visiterà, assieme al sindaco Massimo Cialente, il centro storico del capoluogo abruzzese devastato dal terremoto. Alle ore 16, presso il Pala Magnola di Ovindoli, i lavori del Comitato saranno aperti da un intervento del sindaco Cialente.
Sabato 3 luglio il Comitato si terrà invece a L’Aquila, presso il tendone allestito in piazza Duomo (l’unica piazza riaperta nella zona rossa del centro storico del capoluogo abruzzese), lo stesso dove si riunisce l’Assemblea cittadina. Una sessione dei lavori sarà interamente dedicata al caso-L’Aquila.
Domenica 4 luglio i lavori si svolgeranno di nuovo a Ovindoli, per terminare intorno alle ore 16.
In preparazione del Comitato sono disponibili due documenti: quello di Diego Galli, che approfondisce le ragioni alla base della decisione di tenere i lavori in Abruzzo; quello di Daniele Bertolini, Valerio Federico e Alessandro Massari, “Riformare il capitalismo italiano inquinato”, contenente un’analisi del capitalismo italiano, di alcuni tratti essenziali del suo funzionamento e delle ragioni politiche della sua conclamata inefficienza.
Fonte: Radicali.it