Ci sono domande che sorgono spontanee ed ingenue, altre per complicati ragionamenti, in seguito ad eventi, incontri, riflessioni. Ci sono domande necessarie, vitali, importanti. Altre superflue, accessorie, inconsistenti. Ci sono domande e domande, insomma...
Tutta questa tiritera per darmi un tono, lo ammetto. Perchè proprio non so come introdurre il quesito di questo mese, venuto su per caso mentre stendevo il bucato. E affibbiato, non a caso, a Silvia Caratti.
– Pensi che i poeti siano persone intelligenti?
Perché, tu pensi che lo siano? A me pare piuttosto che la poesia sia un perfetto rifugio per troppi cretini.
Am I going to crash?
L’antenna sul tetto delle case di fronte
ricorda quella che i due fratelli usavano
per ascoltare i primi umani lanciati nello spazio.
Anche ora qualcuno c’è
che gravita nell’orbita
e guarda.
Le registrazioni: «fa caldo, brucio, muoio».
Era sola lassù,
nessuno che poteva salvarla
quand’anche il cadere, il precipitare,
lo schiantarsi sono comunque una salvezza.
Trasmettono per questo le macchine.
Parlano di noi.
(«Am I going to crash?» è una delle ultime frasi, intercettata dai fratelli Judica Cordiglia, pronunciata da una cosmonauta russa dispersa nello spazio prima di perdere la vita)
Silvia Caratti è nata nel 1972 a Cuneo, ma vive a Torino dove si occupa di biblioteconomia e archivistica musicale. Ha frequentato il Conservatorio diplomandosi in Flauto e in Didattica della Musica e si è inoltre laureata in Storia della Musica con una tesi su Johannes Brahms. Nel 2000 ha pubblicato per Lietocollelibri La trama dei metalli che l’anno seguente ha vinto il premio “Franco Matacotta” per l’opera prima. Altri suoi lavori sono apparsi nelle antologie: I poeti di vent’anni (Brunello, Stampa, 2000); Baci ardenti di vita: poeti contro la pena di morte (Falloppio, Lietocolle, 2001); Vie di versi (Piombino, Il foglio, 2001); Exodus, 70 poesie per Don Mazzi (Lecce, Luca Pensa Editore, 2004); Nuovissima Poesia Italiana (Milano, Mondadori, 2004); Pace e Libertà – la battaglia delle idee (Roma, AIASP, 2005); Almanacco dello Specchio (Milano, Mondadori, 2005); Orchestra, poeti all’opera, (Faloppio, Lietocolle, 2006); Lo schermo d’ingegno, (Napoli, Kairos, 2007); 12 poetesse italiane, (Varese, Nuova Editrice Magenta, 2008); Lingue di confine. Dodici poeti cuneesi, (Torino, Torino Poesia, 2009); Il mulo è scettico per natura, (Torino, Torino Poesia, 2010).
Sue poesie sono state pubblicate su diverse riviste come Lo Specchio de La Stampa, l'Almanacco del Ramo d'Oro (Trieste), L’Ulisse, (Lietocollelibri), Lumooja (Turku, Finlandia), Oroboro (Paranà, Brasile) e sono state tradotte anche in olandese, spagnolo, arabo e russo.
Nel 2002 è stata chiamata a far parte del Comitato Artistico del Premio Città di Recanati. Nel 2004 ha curato, insieme a Mary Barbara Tolusso e Giovanna Frene, Il segreto delle fragole, agenda poetica edita dalla Lietocolle.
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