A fronte dei tagli della manovra presentata viene da chiedersi se tra gli enti inutili e da sopprimere c'è qualcuno che è più inutile degli altri e qualcuno che ha dei santi in paradiso (dove santi e paradisi sono da intendersi in quanto entità terrene).
Il Pra (Pubblico Registro Automobilistico) istituito con regio decreto nel 1927 (c'era il re Vittorio Emanuele III a firmare per grazia di Dio e volontà della Nazione), ha sicuramente avuto un protettore nella Corte Costituzionale che nel 1997 non ammise il referendum abrogativo promosso dai Radicali al voto dei cittadini. Oggi esce indenne anche da questa manovra nonostante fior di ministri si appellino alla sua soppressione!
Del resto, dal 1992 presso il Dipartimento per i trasporti terrestri del Ministero dei Trasporti è stato istituito l’Archivio nazionale dei veicoli (Anv) contenente tutti i dati relativi ad ogni veicolo a motore immatricolato. Lo stesso ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteoli, ad una nostra interrogazione ammetteva come si trattasse di un ente inutile e di una duplicazione delle banche dati relative all’intestazione dei veicoli (Archivio nazionale veicoli e Pubblico registro automobilistico-PRA) e che non sussistevano peraltro impedimenti di natura tecnico-amministrativa per eliminare il Pra. «Non v’è dubbio, infatti, che la coesistenza dei due archivi costituisce un inutile appesantimento delle procedure di immatricolazione e di trasferimento della proprietà dei veicoli e che la stessa comporta anche maggiori oneri a carico dei cittadini. Si tenga conto, infatti, che i dati contenuti dall’Archivio nazionale dei veicoli hanno complessivamente una portata ben più ampia rispetto a quelli risultanti dal PRA; il predetto Archivio, difatti, concerne non solo tutti i dati tecnici relativi ai veicoli ma anche i dati anagrafici dei relativi intestatari in quanto responsabili della circolazione. Sul piano strettamente operativo, il Ministero già gestisce in tal senso l’emissione dei documenti di circolazione inerenti ai veicoli che, sulla base delle disposizioni vigenti, sono esentati dall’obbligo di iscrizione nel PRA (ciclomotori, macchine agricole, macchine operatrici e rimorchi al di sotto delle 3,5 tonnellate)».
Per nostro conto presenteremo un emendamento abrogativo del regio decreto-legge n. 436 del 15 marzo 1927, convertito nella legge n. 510 del 19 febbraio 1928, intitolato “Disciplina dei contratti di compravendita degli autoveicoli ed istituzione del pubblico registro automobilistico presso le sedi dell'Automobile club d'Italia”.
Vedremo se anche in Senato i protettori si materializzeranno e se saranno la maggioranza!
Donatella Poretti