Dalle notizie circolate nelle ultime settimane si apprende come nel 2009 le richieste di donazione altruistica del sangue del cordone ombelicale arrivate alle banche pubbliche italiane siano state 11 mila, di cui solo il 27% è stato stoccato perché rispondente ai criteri di qualità richiesti.
In Italia ci sono ben 18 banche pubbliche per la donazione (su circa 180 presenti nel mondo) ma è difficile donare il cordone ombelicale per la scarsità dei punti di raccolta, per le limitazioni di orario o di giorni in cui è possibile accedere alla donazione, per le caratteristiche sempre più selettive, imposte dalle banche pubbliche ai campioni da conservare. L'anno scorso le conservazioni sono state 3.167, con percentuali, sul totale delle nascite, che vanno dall'1,3 della Lombardia allo 0,16 della Sicilia
Nel contempo ogni anno crescono le autorizzazioni all’esportazione rilasciate dal Ministero della Salute, nonostante il Centro Nazionale Trapianti si adoperi per informare le persone della sostanziale inutilità di tale pratica. Nel 2009 le richieste di esportazione, visto il divieto nazionale di divieto di conservazione autologa, sono state 14.000, cioè di più di quelle conservate nelle banche italiane.
Per questo motivo, col senatore Marco Perduca ho presentato un'interrogazione al ministero della Salute per sapere:
- come sono stati spesi i 10 milioni di euro stanziati per il potenziamento della donazione e per la realizzazione della rete di biobanche, e in particolare se si ritiene di diminuire il numero di centri di banche pubbliche, razionalizzando il numero, e in alcune Regioni (come il Lazio) se ha senso mantenerne più di una;
- come si intende aumentare i centri di raccolta e l’orario in cui è possibile effettuare la donazione, e come si intende operare per aumentare, oltre al numero di campioni, le tipologie di fenotipi dei campioni raccolti per raggiungere il numero di 90 mila unità auspicato;
- come sono organizzate le banche pubbliche, personale, dirigenti e struttura operativa e come si raccordano con tutti i punti nascita delle rispettive regioni, e i relativi costi;
- quanti campioni sono stati conservati per la donazione nel corso dal 2009 per ciascuna banca pubblica, quante richieste di donazione sono state rifiutate da banche pubbliche e quali sono i motivi per il rifiuto a conservare campioni di sangue cordonale donati dalle donne italiane;
- quante siano state le richieste e quante quelle soddisfatte di conservazione per uso autologo o dedicato alle banche pubbliche per patologie in atto o per famiglie a rischio di patologia curabile con le cellule staminali del cordone ombelicale;
- quante sono state le richieste di autorizzazione alla conservazione autologa in biobanche private pervenute al Centro Nazionale Trapianti e quante le autorizzazioni rilasciate dal Ministero della Salute all'esportazione.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione