Il regime dei fratelli Castro ha deciso che Claudia Cadelo de Nevi, autrice del blog Octavo Cerco – premiato nel 2009 come miglior blog indipendente – non deve essere autorizzata a viaggiare all’estero. Ieri le è stato negato il permesso di uscita, sulla falsariga di quanto accade da tempo nei confronti di Yoani Sánchez. Claudia Cadelo voleva recarsi in Germania dove era stata invitata a partecipare a un incontro di blogger. La dittatura non la lascia uscire e a questo punto sono evidenti i motivi politici. Non è possibile accampare le solite scuse che molti citano di fronte ai divieti imposti alla Sánchez, perché la Cadelo non ha mai violato le leggi migratorie cubane e non si è mai sognata di distruggere il passaporto. Siamo di fronte a una palese violazione dell’articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Claudia non può uscire dalla sua isola–carcere che la tiene prigioniera, ma i suoi messaggi, le sue parole e le sue critiche legittime sul regime dei fratelli Castro viaggiano ogni giorno liberamente per ogni angolo del mondo civile.
Nei documenti allegati possiamo vedere il rifiuto scritto del permesso di uscita e i brevi messaggi su Twitter con cui Claudia ha dato la notizia: «Mi hanno rifiutato il permesso di uscita. Il mio viaggio in Germania per una riunione blogger non piace al governo cubano. Malgrado ciò sono sempre più ispirata a continuare a scrivere e a pubblicare».
Non è facile fermare la Generazione Y!
Gordiano Lupi