Già nel nome con cui firma le sue imprese: Beno ha qualcosa di fiabesco. O semplicemente mettendo una “e” al posto della “o” si ottiene bene. Bene di Beno verso la montagna, chi la abitò, chi la abita, chi la difende. Ascensioni ma anche peregrinazioni dello spirito, fantasticherie, dolcezza, talento. Ho ricevuto queste impressioni quando Beno ha presentato il suo libro Le montagne divertenti a Morbegno sabato scorso. E nell’ideale passaggio di testimone che ci daremo il prossimo sabato presentando Tellus “Dalla Torre pendente alle Alpi, viaggi e altri viaggi” vorrò ricordare il rapporto fra letteratura e montagna, gioia e sport, viaggio e crescita dell’io.
Sulle "Montagne divertenti", mia privata scalata di un libro che offre ginnastica allo Spirito, tornerò ne “Lo scaffale di Tellus”, ma intanto sottolineo il progetto di questo David valtellinese che contro il Golia della Tecnica che tutto omologa, plastifica, distrugge, oppone l’esercizio della volontà, l’ironia (una dote altamente preziosa in Beno, basta ascoltarlo mentre racconta), la caparbietà per ottenere un maggiore rispetto dell’ambiente e soprattutto auspica che venga di nuovo vissuta - in totale libertà senza servaggi a un turismo di massa - la montagna e quanto ha depositato a valle e sulle vette in quanto a bellezze naturali ed umane. (Claudio Di Scalzo)