La portavoce nazionale di Unione Progresso e Democrazia (UPyD), Rosa Díez (foto), si trova a Cuba per portare a termine un fitto calendario di incontri con la dissidenza, soprattutto con il Progetto Varela e con il Movimento Cristiano di Liberazione di Oswaldo Payá, interessato a conoscere l’esperienza politica di UPyD per verificare la possibilità di portare questa esperienza sull’Isola.
Rosa Díez è arrivata all’Avana insieme a Fernando Maura, responsabile della sezione internazionale del partito, ha già incontrato Oswaldo Payá, Premio Sakarov 2002 per i Diritti Umani e nominato al Nobel per la pace. In questi giorni si vedrà con le Dame in Bianco, mogli e madri dei prigionieri politici cubani incarcerati nel corso della Primavera Nera del 2003.
Yoani Sánchez informa su Twitter di aver incontrato Rosa Díez presso la sua abitazione per «una conversazione interessante che ha analizzato il presente ma soprattutto il futuro di Cuba».
UPyD è nato come movimento civico chiamato in un primo tempo Basta Ya e dopo Plataforma Pro, e sembra molto vicino al Movimento Cristiano di Liberazione e al Progetto Varela, guidato da Oswaldo Payá Sardiñas, intenzionato a conoscere l’esperienza del partito di Rosa Díez.
L’appoggio agli oppositori del regime cubano è stato una delle azioni internazionali più importanti di UPyD dal giorno della sua costituzione. Persino il leader della dissidenza cubana Elizardo Sánchez ha partecipato al Congresso per la formazione del partito. In Europa UPyD ha uno stretto rapporto con l’Italia dei valori di Antonio Di Pietro - nato da un movimento civico - con cui vorrebbe costituire un gruppo unico nel Parlamento Europeo.
Gordiano Lupi