Sulla base della legge 20/05/1985 n. 222, istitutiva dell'otto per mille, i soggetti partecipanti all'assegnazione sono attualmente: Stato, Chiesa Cattolica, Tavola Valdese, Unione Comunità Ebraiche Italiane, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Italiana Chiese Avventiste del settimo giorno, Assemblee di Dio in Italia (ADI).
L'articolo 47, comma terzo, della legge stabilisce che «in caso di scelta non espressa da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in base alle scelte espresse». Soltanto i Valdesi e l'ADI non accettano le quote non espresse.
Ecco i risultati (fonti Agenzia delle Entrate e Conferenza Episcopale Italiana/CEI): rispetto ai redditi del 2003, dichiarati nel 2004, la ripartizione dell’8 per mille avvenuta nel 2007 ha permesso alla CEI di intascare la bellezza di 900 milioni di euro, l’89,81% del totale … mentre se si fosse ripartito, come sarebbe giusto, solamente in base alle scelte espresse, la CEI avrebbe intascato “solamente” 362 milioni di euro (36,70%). Risulta evidente che solo un terzo dei contributi ricevuti dalla CEI è volutamente offerto dai contribuenti, mentre i due terzi sono finanziamento non dovuto. Per le somme percepite la CEI presenta un rendiconto a carattere informativo, non soggetto ad alcun controllo da parte dell'autorità statale.
Scegliete espressamente
a chi destinare il vostro 8 per mille!
Firmate ai tavoli dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta (o direttamente nella sua sede, via Botero n. 11/f, ogni lunedì, dalle 21 alle 23) la petizione popolare per richiedere al Parlamento italiano:
- di modificare la normativa dell’8 per mille affinché siano distribuite solamente le quote di chi ha scelto espressamente uno dei soggetti partecipanti alla ripartizione;
- una campagna d’informazione che fornisca ai cittadini gli elementi per una scelta chiara e consapevole sull’8 per mille. Finora lo Stato non ha mai fatto propaganda a favore della sua quota mentre la Chiesa Cattolica destina circa l’1% dei ricavi (circa 10 milioni di euro) a una campagna sui media martellante e mistificante: solo circa un terzo dei fondi percepiti va in iniziative cosiddette “di carità”;
- una ripartizione dei fondi dello Stato che non sia un’ulteriore indebita elargizione alla Chiesa Cattolica: il 66% dell’8 per mille assegnato allo Stato nel 2009 è stato destinato al restauro di chiese e luoghi di culto (mentre già esiste nella ripartizione dell’8 per mille percepito dalla CEI un apposito fondo per l’ “edilizia di culto”).
LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO
IL WEEK END ANTICLERICALE DELL'ASSOCIAZIONE “AGLIETTA”
Sabato 1° maggio: Piazza Castello dalle 10 alle 13 (al termine del corteo), l'Associazione radicale Adelaide Aglietta organizza un tavolo di raccolta firme contro l'8 per mille.
Domenica 2 maggio: Dalle 15:30 alle 20 raccoglieremo firme contro l'8 per mille e porteremo tutto il nostro repertorio anticlericale e libertario partecipando alla manifestazione anticlericale organizzata da svariate associazioni in piazza Vittorio.
Per la presentazione dell'iniziativa si terrà domani, venerdì 30 aprile, alle 12:15, presso la sede dell’Associazione Radicale A. Aglietta (Torino, via Botero n. 11/f) una conferenza stampa.
Interverranno:
- Igor BONI (segretario Associazione Aglietta)
- Nicoletta CASIRAGHI (giunta di segreteria Associazione Aglietta)
- Giulio MANFREDI (Comitato nazionale Radicali Italiani)
- Caterina SIMIAND (giunta di segreteria Associazione Aglietta)
Nel corso della conferenza stampa saranno presentati i dati sulla ripartizione dell’8 per mille e sarà illustrata la petizione popolare “per una scelta dell’8 per mille espressa e consapevole” nonché le iniziative che l’Associazione Aglietta intraprenderà nel week-end per ricordare che è esistita ed esiste una Torino laica, non succube dell’atmosfera clericale e codina che accompagna l’esposizione della Sindone e che sicuramente accompagnerà la visita in città di Papa Ratzinger, domenica 2 maggio.
Associazione radicale Adelaide Aglietta
www.associaizoneaglietta.it