Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblò cubano
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Reinaldo Escobar. Perchè fare campagna elettorale?
29 Aprile 2010
 

Da DESDE AQUÍ

 

Una delle asserzioni più frequenti quando si parla del sistema elettorale cubano è che i candidati non fanno campagna elettorale, perché visto che non rappresentano nessun partito e non presentano nessun programma particolare, basta che dimostrino, esponendo la loro biografia, di poter rappresentare i propri elettori.

Secondo questo ragionamento si capisce che la signora, che vorrebbe il parlamento approvasse un’apertura economica volta a creare piccole imprese a regime familiare, dovrà votare per il candidato la cui biografia dice che partecipò a due missioni internazionaliste, che è laureato in biologia e che possiede il titolo di Eroe del Lavoro; mentre l’omosessuale, che vorrebbe si autorizzasse il matrimonio fra persone dello stesso sesso, sceglierà il quadro amministrativo che favorisce la salute pubblica, votando un tecnico in economia che ha partecipato a tutte le campagne di vaccinazioni e che da dodici anni è dirigente nella zona dei CDR (Comitato di difesa della rivoluzione, ndt). Il giovane universitario che vorrebbe vedere eliminate le restrizioni migratorie vigenti, sa che chi difenderà questa idea all’Assemblea del Potere Popolare sarà sicuramente la promettente economista che dirige un’azienda turistica a capitale misto, che milita nel Partito e che è fondatrice della federazione di Donne Cubane.

Gli artefici della campagna mediatica contro la rivoluzione vogliono convincere i cubani che, prima di votare, gli elettori dovrebbero conoscere cosa pensano i candidati riguardo certe questioni che probabilmente potrebbero essere dibattute in parlamento; vogliono far credere che a qualsiasi persona la lettura di una piccola biografia risulta insufficiente per conoscere se l'internazionalista è sottomesso al mercato o alla pianificazione, se il direttore dei CDR è omofobo o intollerante, se l'affarista turistica vuole lasciare le leggi migratorie così come sono o se voterebbe per cambiarle.

Per questo motivo le nostre elezioni non hanno bisogno di una campagna elettorale, perché tutti sanno chi alzerà la mano per votare a nome nostro, non si troveranno mai davanti alla situazione di disapprovare qualcosa che venga loro proposto. Se è vero che noi non sappiamo cosa questi delegati pensano su una questione o un'altra, non è meno vero che loro neanche conoscono quello che pensiamo noi. Come dovrebbero saperlo?

Ieri, domenica, ho letto attentamente le biografie dei candidati della mia circoscrizione. Non sono riuscito a dedurre, dalle notizie apprese, se qualcuno di loro voterebbe per scarcerare i prigionieri politici o se riuscirebbero a fare qualcosa per appoggiare la libertà di espressione o associazione, allora sono tornato a casa ad attendere l'ennesima possibilità di votare qualcuno che davvero voglia cambiare le cose.

 

Reinaldo Escobar

Traduzione di Barbara La Torre

barbara71282@gmail.com

http://barbara71282.wordpress.com


Articoli correlati

  Alina Fernández Revuelta. Le colombe del Poder Popular
  Gordiano Lupi. Federica Mogherini apre a Cuba
  Claudia Cadelo. El Dorado e la sinistra del XXI secolo
  ULC. Lettera alla Unione Europea dei cubani in esilio in Europa
  Reinaldo Escobar. Ossigeno
  Ivis Acosta Ferrer. Intervista a Yoani Sánchez
  Yoani Sánchez. Cose da uomini
  Reinaldo Escobar. Trasformare la bugia in verità
  Antonio Stango. La blogosfera libererà Cuba?
  Yoani Sánchez. Salire e scendere
  “Sul tetto di vetro”. La risposta di Reinaldo Escobar a Fidel
  Generación Y. Ragioni civiche 2
  Yoani Sánchez piace a tutti ma non al regime
  A Barcellona i cubani della diaspora manifestano per i diritti umani
  Yoani Sánchez. Galletta
  Raúl Castro: “Non rimettete troppe speranze nella Conferenza del Partito”
  Yoani Sánchez. Giornalismo o letteratura
  A Cuba si vive un luglio rovente
  Reinaldo Escobar. Gli idioti
  Reinaldo Escobar. Un’idea giusta in fondo a una cella
  Il silenzio di Raúl Castro
  Reinaldo Escobar / Guillermo Fariñas. Conto alla rovescia per la liberazione
  Reinaldo Escobar. Da cosa ti sei salvato, Camilo!
  Cuba. Arrestati a Bayamo Yoani Sánchez e Reinaldo Escobar
  Cuba. La polizia libera il giornalista di “14ymedio”, Reinaldo Escobar
  Reinaldo Escobar. Il cadavere scomodo di Orlando Zapata
  Reinaldo Escobar. Te l’avevo detto
  Generación Y. Ragioni civiche
  Reinaldo Escobar. Il carcere di Guantánamo
  Yoani Sánchez. Tra due muri
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy