Taglio delle agevolazioni postali
Come minare alle fondamenta la diffusione
della stampa indipendente
di Annagloria Del Piano
Un altro attacco alla democrazia è stato sferrato quasi in sordina e ad una velocità che parrebbe sospetta, se non fosse il consueto agire di chi può disporre senza interlocutori a confronto.
Le tariffe postali agevolate di cui ci si avvale per l’invio di giornali e libri, quindi anche del nostro Gazetin, non sono più applicabili dal 1° aprile scorso. Questa la decisione presa con decreto interministeriale del 30/03/2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del giorno successivo, 31/03. Un provvedimento che pone in seria difficoltà i tantissimi piccoli editori d’Italia, anche quelli legati ad associazioni no profit, onlus e mondo del volontariato. Un fulmine a ciel sereno che ha impedito la pianificazione di strategie nuove a fronte di tali condizioni improvvisamente mutate.
E mutate non di poco: gli aumenti si concretizzano fino alla quintuplicazione delle tariffe di partenza! Nel caso del Gazetin, la tariffa per l’invio del giornale agli abbonati è più che raddoppiata.
Capirete le difficoltà oggettive cui diventa davvero arduo opporre una reazione positiva, e il tutto va ad aggiungersi alla già più che precaria instabilità finanziaria determinatasi dopo quell’altra azione contro la libertà di stampa che è rappresentata per il nostro giornale dalla causa Cottica nel caso Gianoncelli! Risultato? Redazione in subbuglio, forte preoccupazione per il futuro della nostra pubblicazione dopo ormai venti anni di esistenza difesa coi denti, ma per fortuna anche tante attestazioni di stima e solidarietà da parte di quanti hanno potuto aver notizia di questo provvedimento, che attenta alla libera circolazione delle idee, nonostante la scarsissima diffusione della notizia sui media. Che si prospetti d’avere solo la televisione come unica fonte di notizie per il futuro (cosa che è purtroppo già una verità per più del 70% degli italiani, i quali pare formino solo su di essa le proprie opinioni) appare una prospettiva davvero infelice, visto anche la qualità della fonte… (il grave conflitto di interessi, gli ultimi avvenimenti che han coinvolto il servizio pubblico RAI e i conduttori “non graditi” ecc). Con questo decreto si sottolinea il non riconoscimento da parte di chi ci governa della libera stampa, quella che lavora senza finanziamenti di sorta, pesci piccoli in mezzo agli squali, da sempre garanzia di una più ampia democrazia.
È grato quindi il nostro ringraziamento ai sostenitori del Gazetin, che individuano chiaramente in tale causa la difesa di valori imprescindibili da troppo tempo e in vari modi minati, e ai collaboratori tutti i quali stanno invadendo di suggerimenti la direzione, avanzando proposte di presa di responsabilità quali l’offerta di distribuzione diretta del giornale – per ora non realizzabile – o l’idea di una manifestazione pro articolo 21 davanti al Tribunale di Sondrio. Mai come ora si richiede sostegno per il nostro giornale e soprattutto di mantenere bene aperti gli occhi e le orecchie per non farsi cogliere oltre che fregati anche disinformati come ci si vorrebbe.
(Ndd) – Per mitigare il colpaccio, o almeno prenderlo a piccole dosi consentendo quel minimo di reazione necessaria, usciamo intanto con un numero doppio che ci consente il risparmio di una spedizione a prezzo raddoppiato. Contiamo sulla comprensione degli inserzionisti, che sempre hanno costituito anche lo “zoccolo duro” dei nostri sostenitori, e degli abbonati ai quali anzi non ci vergogniamo di indicare – proprio nel difficile frangente – che trovarne altri, di abbonati, costituirebbe la migliore “risposta” a questo attacco all'editoria indipendente. Nel “piccolo” di quel che ciascuno può fare, come sempre...