È passato più di un anno da quando il Parlamento ha approvato il disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite stipulata a New York il 13 dicembre 2006 sui diritti delle persone con disabilità.
I principi generali della Convenzione, seppur curiosamente non vista di buon occhio dal Vaticano che non l'ha sottoscritta, si prefigge di promuovere, proteggere ed assicurare alle persone con disabilità il pieno e uguale godimento del diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, ad una vita indipendente, alla mobilità, alla libertà di espressione. Partendo da questi principi, il Senato ha varato la legge n. 18 che istituisce l'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, presieduto dal ministro del Lavoro e composto in numero non superiore a 40 membri, con uno stanziamento di 500 mila euro l'anno per il suo funzionamento.
Non v'è dubbio, che si tratta di un importante risultato raggiunto dalla comunità internazionale, soprattutto se si tiene conto che fino ad oggi non esisteva in materia uno strumento internazionale vincolante per gli Stati. L'istituzione dell'Osservatorio rappresenterebbe una spinta a favore dei diritti umani se non fosse che, ad oggi, ancora non si hanno notizie sulla sua costituzione ed operatività. Questo accade in un contesto in cui continuano, nonostante il principio costituzionale delle “pari opportunità”, ad essere negati ai disabili e agli anziani diritti fondamentali quali:
- l'integrazione scolastica: il ministro della Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini, ha tagliato del 50% le ore di sostegno agli alunni disabili;
- il diritto alle cure e alla riabilitazione, la compartecipazione alle spese per le proprie cure (come per esempio Residenze Sanitarie Assistenziali e Regione Lombardia che ha messo il ticket sulle cure riabilitative).
Per queste ragioni, con il senatore Marco Perduca ho rivolto un interpellanza al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, per sapere:
- se l'Osservatorio è insediato, quando ciò sia avvenuto, se è stato adottato il regolamento, quali componenti siano stati nominati;
- se l'Osservatorio non fosse stato insediato, per quali motivi non sia stato rispettato il termine di tre mesi dalla pubblicazione della legge (3 marzo 2009, n. 18), entro cui avrebbe dovuto esserlo, e quando si prevede che lo stesso sarà costituito.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interpellanza