Da Montespluga (m 1908) ci si addentra nei verdi pascoli della prima Val Loga. Attraversato il torrente, lo si affianca dalla sua riva meridionale per un paio di km, dopodiché si sale una ripida costa erbosa fino al successivo ripiano. Fra sassi e roccette si prosegue guidati dai segnavia in direzione OSO fino allo spartiacque fra Val Loga e Val Schisarolo, dove si incontra il bivacco Cecchini (m 2770, ore 3).
Dal Cecchini si punta O attraversando ciò che resta del Ghiacciaio della Val Loga. Già ridotto a nevaio negli anni ’80, dal censimento glaciologico del 1990 è considerato estinto. Si piega quindi a S e, scendendo per sfasciumi nella Val Schisarolo, si monta il Ghiacciaio del Ferrè. Lo si percorre in direzione NO, tenendosi vicini alle rocce esterne (attenzione a qualche crepaccio). Raggiunto l’intaglio fra le due piramidi del Ferrè, ne si monta la cresta ONO che, con facili passaggi su roccia, adduce alla sommità (m 3103, ore 2, l’ultimo tratto è un po’ esposto).
Tornati all’intaglio si prende la cresta che unisce il Ferrè al Pizzo dei Piani, spartiacque fra la Val Ferrè e la Val Mesolcina. Dopo pochi minuti si comincia a scendere una ripida gola di sfasciumi fino ai pascoli della Val Ferrè. Proseguendo per la valle (E) si incrocia il sentiero del circuito “Trekking Valle Spluga”. Si volta N e, dopo aver superato la Val d’Oro, si è in Val Schisarolo e a Le Mede (m 1907, ore 4), piccolo nucleo abitativo abbarbicato sulle pendici del Monte Cardine. Per pista segnalata ci si porta al Lago dello Spluga e a Montespluga (ore 1).