Il presidente cubano Raúl Castro, ha affermato nel giorno di Pasqua: «Cuba non cederà al ricatto degli Stati Uniti e di alcuni paesi dell’Unione Europea, che con le loro opinioni appoggiano lo sciopero della fame che da un mese e mezzo porta avanti Guillermo Fariñas».
Castro ha accusato Washington e alcuni stati europei di incitare l’attitudine autodistruttiva di Fariñas. «Non cederemo mai al ricatto di nessun paese o associazione di nazioni, per potenti che siano, accada quel che accada», ha affermato.
«Stiamo facendo il possibile per salvare la vita di Fariñas, ma se non modifica la sua attitudine autodistruttiva sarà responsabile, insieme ai suoi patrocinatori, di un triste epilogo che nessuno vuole», ha affermato Castro questa domenica durante un congresso dell’Unione dei Giovani Comunisti. Castro ha aggiunto che Fariñas è «un delinquente comune».
Lo sciopero della fame di Fariñas è cominciato lo scorso 24 febbraio, giorno in cui è morto Orlando Zapata, altro dissidente che aveva intrapreso uno sciopero della fame per protestare contro le restrizioni dei diritti umani a Cuba.
Gordiano Lupi