Esprimiano piena solidarietà al Direttore Generale dell’AIFA, Guido Rasi, sottoposto in queste ore a un attacco vergognoso del solito indecente on. Gasparri. E diamo atto al direttore generale dell’Azienda Ospedaliere O.I.R.M. - S. Anna di Torino, Walter Arossa, di aver ribadito con forza che l’iter di autorizzazione della pillola RU486 è compiuto e si tratta ora di renderla concretamente disponibile in tutti gli ospedali italiani, dal Piemonte alla Sicilia.
Ricordiamo, infatti, anche a chi non vuol sentire (Cota compreso), che il provvedimento dell’AIFA “Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso umano Mifegyne” (RU486) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9 dicembre 2009 ed è entrato in vigore il giorno dopo. Pertanto, da quasi quattro mesi è negata di fatto alle donne italiane una libertà di scelta garantita loro sia dalla legge 194 del 1978 (all’art. 15) sia dal provvedimento citato dell’AIFA, che ha concluso un iter tecnico durato due anni (per non parlare dei dieci anni di iniziativa politica radicale, riassunti dall’Associazione Radicale Adelaide Aglietta in un libretto, con postfazione di Emma Bonino, disponibile on line).
Ora basta con i trucchetti da Azzeccagarbugli della sottosegretaria Roccella; fin d’ora gli avvocati radicali sono a disposizione delle donne a cui venisse negata la libertà di scelta fra aborto chirurgico e aborto farmacologico.
Bruno Mellano (presidente Radicali Italiani)
Giulio Manfredi (Associazione Radicale Adelaide Aglietta)
Per contatti e informazioni:
Mellano (348 5335302) Manfredi (348 5335305)
www.associazioneaglietta.it/ru486.html