L'abituale, spiccata attenzione nei riguardi delle associazioni e di quanti si muovono nel territorio, l'apertura alle sollecitazioni dei lettori fanno decisamente la cifra del nuovo numero del Gazetin, in edicola già da qualche giorno. Sono proprio due lettrici, entrmabi del Milanese oltretutto (Annamaria Orlandi e Margherita Pellegrino), a dettare l'apertura – e la redazione vi concorre con una scheda sulla campagna di iniziativa civile, che sul tema è cresciuta nel paese col nome di "Giù le mani dai bambini", direttamente curata dal dott. Claudio Ajmone.
Centrale, poi, l'interessante esperienza di un volontario delebiese dell'Operazione Mato Grosso, Massimo Mattarucchi, che viene con semplicità raccontata in una bella intervista raccolta da Erveda Sansi. Anche in questo caso il giornale, riportando due dei molti interventi realizzati, ha modo di rimandare alla concreta campagna di adozioni che viene condotta sul web, attraverso una dettagliata documentazione di ogni singolo caso, in un sito dedicato all'iniziativa denominata "Adotta un Tetto".
Nuovamente presenti anche gli “Amici di Vocin” di Chiavenna con i progetti in corso e in particolare l'attività principale legata all'asilo, mentre è l'associazionismo culturale del Tiranese a chiudere questa sorta di cronaca operativa del volontariato organizzato con la Mostra di immagini d'epoca "Tirano e Madonna tra ieri e oggi" in corso a Palazzo Foppoli fino al 24 maggio.
Per l'attualità politica si segnalano un commento sui risultati delle recenti elezioni, firmato capitan Nemo, e quindi con la consueta particolare attenzione dedicata ai temi della laicità, e la denuncia di Gino Songini circa i temi della giustizia, del territorio e della riforma dei comuni, a suo dire trascurati o rimasti completamente assenti nella più recente tornata elettorale.
Particolarmente ricco e stimolante il n. 26 dell'inserto Bottega letteraria: oltre a tre dei (nuovi) poeti valtellinesi ospitati nell'antologia Poeti lombardi (Giulio Perrone Editore, 2006) – e altri ne verranno presentati sui prossimi numeri, ché gli "esordienti" raggiungono complessivamente la cifra di nove – cui viene interamente riservata questa volta la "Vetrina", la curatrice Paola Mara De Maestri realizza due interviste esclusive. La prima proprio con l'editore romano di questa recentissima pubblicazione e la seconda, nella rubrica "Nuovi incontri", con Daniela Marcheschi, poeta, critico letterario e consigliere della Fondazione Carlo Collodi. L'inserto avorio chiude con la publicazione di tutti i risultati del Concorso di poesia "Margherita Bassi" Scorci di paese, particolarmente interessanti e lusinghieri quest'anno (quarta edizione del Premio) come dimostra la pubblicazione della consueta antologia distribuita nella mattinata di ieri, durante la partecipatissima cerimonia di premiazione.
Nutrita anche la rubrica "Matita rossa e blu" del Gazetin che, oltre agli abituali interventi dell'Associazione Scuola e diritti, dedicato questo mese al "dopo Moratti", ospita il direttore di Tellus Claudio Di Scalzo che, con argomentazione ineccepibile, propone il nuovo corposo volume dell'annuario – Dalla Torre pendente alle Alpi – quale libro di lettura per la Scuola superiore.
Sempre più interessante si va facendo il viaggio-indagine tra ricordi e sentimenti che Massimo Bevilacqua e Francesco Osti hanno intrapreso, da manutentori di luoghi e non-luoghi, verso la loro "Itaca", mentre un altro giovane redattore, Thomas Ruberto, per la narrativa italiana contemporanea, invita alla lettura dell'ultimo lavoro di Luca Masali, L'inglesina in soffitta (Sironi Editore, 2004). Annagloria Del Piano ci propone un'avvincente recensione del monologo-spettacolo di Marco Paolini, Il Sergente, evento della rassegna di FestTeatro che ha degnamente avviato a conclusione una stagione di alto profilo e, infine, Caterina Falcone presenta la Mostra "Forme e colori da Cuba" dell'artista Alejandro García Rodríguez in corso alle Cantine Marchesi di Ponte in Valtellina fino al 3 giugno.
Godibilissimo come d'abitudine, Alfredo Mazzoni, il Casaro che torna sempre sui suoi errori (e non sempre è il colpevole), chiude un numero davvero imperdibile del Gazetin.
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