Giovedì , 14 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Appello contro l’astensionismo da “Nuvole”
27 Marzo 2010
 

Un sordo desiderio di astensione, o di scheda bianca, segna questa campagna elettorale. C’è perfino chi fa esplicita propaganda per il non voto. La voglia di sottrarsi alla scelta non è senza motivi. Lo spettacolo quotidianamente offerto dalla maggioranza di governo e dal suo leader è a dir poco disgustoso. E sicuramente dannosissime sono per la stragrande maggioranza degli italiani le politiche che il governo sta conducendo. Non solo i mali di cui soffre il paese si vanno rapidamente aggravando – disoccupazione, arretratezza del sistema industriale, infiltrazioni criminali, declino del Mezzogiorno – ma il dirigismo manageriale del governo, simbolizzato dalla bulimica espansione degli interventi della Protezione civile, testimonia solo un incontenibile slancio predatorio. Se si può ridurre a una formula semplice ciò che accade, suggeriamo la seguente: ci stanno mangiando vivi. Ove non bastasse, il paese è stato investito, per iniziativa dei partiti di governo, da una squallida ventata di razzismo, che sta azzerando i più elementari principi della convivenza democratica: tolleranza e rispetto dell’altro. La nausea per tutto questo, e per molte altre cose ancora, è un buon motivo per non votare.

 

Sul fronte opposto, non possiamo non constatare malinconicamente l’assoluta inadeguatezza dell’opposizione. La quale, salvo rare eccezioni, sembra rassegnata a sopravvivere parassitariamente sulle spalle della magistratura. Gli italiani sono ben consapevoli dell’infima moralità di chi ci governa, come sono ben consapevoli della sua ferma volontà di travolgere ogni regola pur di garantirsi l’impunità. Per alcuni ciò è indifferente. Per altri non lo è per nulla, ma l’opposizione sembra non saper fare molto di più che ricordarcelo. Avremmo bisogno di sentir parlare di lavoro, di ambiente, di istruzione, di servizi pubblici in decadenza. Sentiamo parlare solo dei misfatti del premier e dei suoi tentativi di sottrarsi alla giustizia. È troppo poco, anzi è nulla. Deprimente è anche in gran parte il personale che affolla le liste elettorali della sinistra. Il più dequalificato Parlamento della storia repubblicana lo è a destra come a sinistra. La mediocrità dei candidati è in piena sintonia con lo stato del Parlamento e non offre di sicuro grandi motivi per votare. Eppure noi riteniamo che il non voto sia un gravissimo errore. In special modo nell’attuale congiuntura politica. Una vittoria di Berlusconi, dovesse anche contrarsi il suo elettorato a causa di una larga astensione di destra, verrebbe subito decifrata come un mandato a promuovere un’ulteriore involuzione della democrazia italiana. È verosimile che Berlusconi comunque interpreti in tal modo qualsiasi responso delle urne. Ma non possiamo fornirgli scuse. Né possiamo indurlo a ritenere che una parte dell’elettorato sia rassegnato alle sue iniziative.

 

C’è un altro elemento su cui tutti dovremmo riflettere. Lo stato della politica italiana è disastroso. Scandolosa è la destra, deprimente è la sinistra, con Casini che si affanna nel mezzo. A sua volta la sinistra popolare, o radicale, è stata devastata dalla volontà di annientarla di Veltroni, ma anche dai narcisismi della sua leadership. Resta tuttavia da vedere se abbiamo il diritto di chiamarci fuori. È troppo facile. La politica è, dopotutto, lo specchio del paese. Non abbiamo, ciascuno di noi, qualche responsabilità del suo stato? Certo, le procedure democratiche sono state ricongegnate in modo da ridurre il voto a una procedura di acclamazione, dell'uno o dell'altro leader, minimizzando il coinvolgimento dei cittadini. Ma mille esempi dimostrano che l’esclusione non è assoluta, che è possibile aggirarla, che la domanda di rinnovamento può anche salire dal basso e diventare ineludibile. Di contro è sicuro che se il disgusto o lo scoramento hanno la meglio, magari amplificando, tramite l’astensione o le schede bianche, il seguito elettorale della destra, nulla di buono può venirne. E, per come stanno ormai le cose, potrebbe anche non esserci un’altra occasione. Votiamo, e votiamo per qualcuno, anche se ci piace molto poco. È un dovere civico, oggi come non mai. Aiutateci anzitutto a far circolare questo appello.


La Redazione di Nuvole


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy