Arriva Dorellik (1967) di Steno è una commedia ispirata ai fumetti neri che vede ancora una volta la bella Margaret dedicarsi al canto. Il film viene ben accolto dal pubblico, anche perché deriva dal programma televisivo Johnny sera e in seguito finisce per ispirare la nascita del fumetto Paperinik. Nel corso degli episodi televisivi Margaret Lee canta la famosa canzone “Col chicco di uva passa”, ma nonostante il successo l’attrice non pensa di incidere un disco. Canta con l’accompagnamento musicale dei Fratelli De Angelis, ancora noti come gruppo beat G & M. Protagonista assoluto della pellicola è un Johnny Dorelli in calzamaglia, mantello e sopracciglia finte, per la prima volta al cinema, che ci regala una gustosa parodia di Diabolik. Margaret Lee è la sensuale fidanzata Baby Eva, indossa una sexy tuta nera, porta una pettinatura a ciuffo e si doppia in italiano con spiccato accento inglese. Ricordiamo Margaret Lee anche con un sexy abito da sposa molto corto che sprigiona tutta la sua sensualità. Terry-Thomas è il commissario Green, eterno rivale del criminale, fornisce un’interpretazione sopra le righe che caratterizza fumettisticamente il personaggio e costituisce l’elemento comico più esilarante. Tra l’altro Green è innamorato di Eva che non lo corrisponde, ma non si dà per vinto e a un certo punto arriva a farla scappare per amore. Dorellik deve eliminare tutti i Dupont di Francia per conto di Raphael Dupont (Piero Gerlini) che vuole restare unico erede di un miliardario brasiliano. Dorellik si mette d’impegno, fa fuori in ordine alfabetico tutti i Dupont della Guida di Francia, usando metodi che sono una continua citazione delle vecchie comiche. Gli sceneggiatori pescano a piene mani dal repertorio di Stan Laurel e Oliver Hardy, senza dimenticare Charlie Chaplin. Si può dire che ogni omicidio di Dorellik è un episodio autoconclusivo e anche se scorre molto sangue non se ne vede mai una goccia. Si tratta di un film per famiglie, dove l’assassinio è rappresentato in maniera così paradossale e grottesca da far soltanto sorridere. Il film è ambientato sulla Costa Azzurra, per la precisione a Nizza, dove Dorellik imperversa, sia come criminale che come amante insuperabile. In ogni caso il suo vero amore resta Eva, anche se dispensa baci inconfondibili a tutte le belle donne che incontra. Sono divertenti le trovate pubblicitarie ispirate ai Caroselli del tempo. Ricordiamo Dorellik pubblicizzare con uno spot i suoi crimini: “il crimine è una cosa seria, la fiducia si dà alle cose serie… Dorellik vuol dire fiducia!”. Tutto in perfetto stile Galbani. Finale a sorpresa con Dupont che lascia i suoi beni ai frati benedettini e scatena la tipica bagarre della pochade. Dorellik scappa attaccato a un ereo guidato da Eva e prima della fine (anzi… della finik!) assistiamo a un surreale scambio di persone tra lui e Green. Un vero e proprio cartone animato.
Il film è volutamente trash, ma diverte in maniera semplice e spontanea tentando di seguire le orme dell’umorismo nero inglese. Castellano e Pipolo sceneggiano una farsa scanzonata e ingenua, Franco Pisano compone la colonna sonora e soprattutto “Arriva la bomba”, famosa sigla di testa. Non date ascolto ai critici intellettuali. Riscopritelo senza pregiudizi e vi divertirete come quarant’anni fa!
Gordiano Lupi