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Egon Schiele, 'Due donne', 1915 |
08 Marzo 2010
Anche quest’anno il 21 marzo, in Italia e in tutti gli Stati membri, verrà festeggiata la Giornata Mondiale della Poesia indetta dell’UNESCO. Fin dal 1999, nell’intento di offrire uno stimolo alla promozione e divulgazione dell’espressione poetica, questo importante organismo internazionale ha riservato il primo giorno di primavera per la celebrazione della poesia in tutto il mondo. Da allora la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO si occupa di promuovere, coordinare, monitorare e pubblicizzare le manifestazioni in programma in tutta Italia in occasione di questa ricorrenza. La Bottega letteraria ha deciso di partecipare attivamente a questo importante evento organizzando una “staffetta poetica”, con la collaborazione dei poeti e dei mezzi di comunicazione di massa che vorranno aderire al progetto. Dato che marzo è anche il mese della Festa della donna abbiamo pensato di raccogliere e pubblicare poesie che avessero come tema la donna e di iniziare a mettere in rete il materiale finora pervenuto a partire dall’8 marzo.
Fino al 21 marzo 2010 chi volesse partecipare può inviare il suo componimento, anche edito, a tema a: paolamara@fastwebnet.it oppure al recapito di una delle altre curatrici della sezione (reperibile alla rispettiva scheda di presentazione, cui si accede cliccando sul rispettivo nome in epigrafe delle pagine indice delle rubriche).
Il nostro appello è rivolto anche ai giornali, alle emittenti radiofoniche e televisive che volessero ricevere “il testimone” (da qui “staffetta poetica”) e pubblicare, leggere, far girare le poesie che pubblicheremo sul giornale web Tellusfolio > Bottega letteraria > Prodotti e confezioni. Ringrazio per la collaborazione. (Paola Mara De Maestri)
CANTO D’AMORE
Donna
i tuoi capelli
sono raggi di sole
il tuo volto
è specchio di cielo
i tuoi occhi
sono perle di rugiada
le tue guance
sono due pesche mature
le tue mani
sono fiori di giaggiolo
i tuoi piedi
sono violette
il tuo profumo
è quello della primavera
la tua voce
è più soave della brezza
nei glicini in fiore
il tuo fiato
è più inebriante
del profumo del mughetto
Donna
sei più bella
di un bocciolo di rosa
baciato dalla luna
Donna
sei tutti i fiori
tutti i profumi
Donna
sei la cosa più bella del mondo
Donna
sei parte inscindibile di me
e quando penso a te
più nulla esiste
Donna
sei Donna
Giovanni De Simone (1999)
MUJER
Mujer
eres piel de retoño,
ojos de primavera
agua de amaneceres,
voz de lluvia,
ser insólito y trasparente.
La noche
tiene el misterioso
perfume de tu boca.
y tus ojos son
dos delgados destellos
de luz
tendidos
sobre la nieve
Lázaro Mirada Chirino
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DONNA
Donna
sei pelle di germoglio,
occhi di primavera,
acqua di alpeggi,
voce di pioggia,
essere insolito e trasparente.
La notte
ha il misterioso profumo
della tua bocca
e i tuoi occhi sono
due sottili riflessi
di luce
tesi
sopra la neve.
(traduzione di Giovanni De Simone)
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Lei.
Un nome?
Un’idea?
No,
un’emozione,
che si estende e mi prende,
soprattutto la sera,
sottile,
leggera,
gioconda.
La sento, la sogno:
non parla, mi ascolta;
la guardo, m’accende;
la tocco, mi sfiora;
la bacio, mi scappa;
...eppure, mi basta!
Carlo Pini
Mani di donna
Mani che si divertono a scompigliarti i capelli
mani intente ad accarezzarti mentre dormi
mani pronte ad asciugare le tue lacrime
mani che impastano pani antichi
mani che tessono teli con fibre e colori generati dalla terra
mani che ricamano, fili di luce diventano figure
mani che colgono fiori e li compongono in vasi dipinti da mani
mani che intrecciano ornamenti per celebrare la bellezza
mani che disegnano aquiloni e farfalle
mani che tremano di fronte alla violenza
mani chiuse a pugno per dire basta al dolore
mani giunte per pregare contro il male
mani alzate per inneggiare alla vita
mani che agguantano la tua tristezza e la trascinano via
mani di DONNA.
Cinzia Vanetti
Gli occhi delle donne
Donne
riflessi di luna
negli occhi una stella
sulla scia
di un principe
e della sua favola bella.
Con gli occhi delle donne
è lastricato il fondo delle strade.
Donne
mani di pesco
sguardo di neve
pelali sparuti
dal vento.
Con gli occhi delle donne
è lastricato il fondo delle strade.
Donne
voci bianche
fuori dal mondo
con lo Spirito ancora puro,
poche al di là del muro.
Con gli occhi delle donne
è lastricato il firmamento.
Paola Mara De Maestri
(da Il pane del sorriso, Giulio Perrone Editore, 2008)
Color mare di notte
I miei capelli aspettano il vento dell’alba, annodano in trecce di medusa
Gli anfratti sotterranei degli amanti.
Non guardo indietro
Non colgo fiori, mi abbarbico sullo scoglio alto.
Scendo solo quando ho le cosce ferite e una parola da non dimenticare.
Aver assaggiato i fondali mi ha bruciato, la bocca
È gonfia, essiccata dal sale, arsa senza sete, bruciata senza fuoco.
Non riesco ad ingoiare la saliva
Quando arrivi per tirarmi fuori.
È l’alba
Mi pettini
Mi carezzi
Riconosci le mie parole, mi doni una stella sbreccata, trafugata al destino.
I capelli colorano l’alba, ora.
Sorridiamo anche nel sonno.
Patrizia Garofalo
(da Il dio dell'impossibile, Edizioni Il Foglio, 2009)
Mi distendo
in un’altra leggerezza.
Deve essere ancora
così
il conto della felicità.
Cristina Balzaretti
(da La stanza, LietoColle, 2006)
Versi e grida d’amore
Gridi di giorno e di notte ad ogni ora,
o mia cara e dolce moglie antica,
per me il tuo viso sempre si indora
mentre mi sgridi piena di fatica.
I tuoi versi sono note d’Amore,
mentre scopi il salotto e la cucina,
seduto sul divano ti dono il cuore,
non gridare mia dolce mogliettina.
Non sono uomo di stampo nuovo,
non so stirare, né so lavare piatti,
so cucinare nemmeno un uovo
così ti ho sposata, così era nei patti.
Il casalingo non lo so purtroppo fare,
o dolce e cara bambolina non gridare!!!
Siamo vecchi e nella vita in alto mare,
orsù mia cara …è pronto il desinare?
Ezio Maifrè
(classe 1943)