Il coperchio che ha sollevato la Procura di Roma rispetto alle presunte truffe di Fastweb e Telecom Italia Sparkle è stato aperto tutto? Visto che l'indagine si fonda sulla violazione della legge 231/2001, che prevede sanzioni per le società che non predispongono misure idonee per evitare reati da parte dei propri dipendenti da cui traggano vantaggio, crediamo che il pentolone da scoperchiare e indagare sia solo parte di una intera batteria da cucina. Ci riferiamo a quella cucina in cui vengono quotidianamente maciullati diritto, regole, buon senso e patrimonio pubblico e degli utenti/sudditi.
Non spariamo nel mucchio perché, alla fine, si corre il rischio di trovarsi di fronte a quel “tutti colpevoli” preambolo di un “nessun colpevole”. Per questo chiediamo indagini e individuazioni precise di responsabilità, ma a largo raggio: dal contratto indesiderato al servizio non richiesto, dal contratto violato senza rimborsi e risarcimenti alla violazione delle leggi e delle regole su trasferimenti, disdette, penali.
Dove attingere il materiale per eventuali incriminazioni?
1 - Un luogo è il nostro archivio di lettere che ci vengono inviate per lamentare truffe e disservizi, lettere a cui noi rispondiamo con informazioni e consigli su come farsi valere nel rispetto delle leggi.
2 – Altri luoghi sono gli archivi del Garante delle Comunicazioni e dell'Antitrust: denunce e segnalazioni con cui sono sommersi da parte degli utenti.
Materiale non ne manca, è solo questione di volontà da parte di una magistratura che, in teoria, dovrebbe avere anche l'obbligo dell'azione penale in presenza di conclamati e reiterati reati.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc