Bruxelles-Roma, 18 febbraio 2010 – Il mondo è oggi più vicino alla messa al bando totale della produzione e uso delle munizioni a grappolo, con le recenti ratifiche da parte del Burkina Faso e della Moldovia della Convenzione Internazionale sulle bombe cluster. La Convenzione, che richiede la ratifica di 30 Paesi per divenire legalmente vincolante sugli Stati che la adottano, entrerà in vigore il prossimo 1° agosto 2010.
Il trattato internazionale - aperto alla firma a Oslo nel dicembre 2008 – vieta l’uso, la produzione, la conservazione e il trasferimento di questo tipo di munizioni. Inoltre stabilisce termini stringenti per la distruzione delle scorte esistenti e la bonifica dei territori contaminati, e consacra i principi umanitari e relativi ai diritti umani alla base dell’assistenza alle vittime e alle popolazioni colpite.
Sergio Stanzani e Niccolò Figà-Talamanca, Presidente e Segretario generale di Non C’è Pace Senza Giustizia, hanno in proposito dichiarato:
«Una volta sganciate, le bombe a grappolo si aprono nell’aria rilasciando centinaia di piccole bombe su vaste aree, della grandezza di campi da calcio. Sono un flagello delle guerre moderne e assieme con le mine anti-uomo si contendono la capacità di uccidere e ferire i civili in maniera indiscriminata. Sono causa di indicibili e inaccettabili danni alle popolazioni, in modo particolare ai bambini, in tanti diversi conflitti in tutto il mondo negli ultimi cinquant’anni, fino anche al 2008. Le bombe cluster – come le mine – non spariscono al termine dei conflitti: gli ordigni rimangono dove sono caduti, spesso attivi, pronti ad uccidere inaspettatamente a meno che non siano, attraverso dispendiose e pericolose bonifiche, rimossi.
NPSG applaude alle recenti ratifiche da parte del Burkina Faso e della Moldovia e saluta l’imminente entrata in vigore di uno strumento estremamente importante per la protezione dei civili durante i conflitti armati e dopo. Sosteniamo tale indicazione di un forte impegno globale a prendere urgenti e rapidi provvedimenti per liberare il mondo da ogni arma cluster.
Ci auguriamo davvero che l’entrata in vigore del trattato possa servire a prevenire ulteriori sofferenze umane in futuro. Provato il lascito terribile e mortale dell’uso delle bombe a grappolo, non ci sono scuse per non sottoscriverne la messa al bando, neanche da parte dei maggiori produttori e fornitori.
Invitiamo con urgenza, quindi, gli Stati alla firma, alla ratifica e all’implementazione della Convenzione prima della Prima Riunione degli Stati firmatari, che si terrà a Vientiane per la fine del 2010, per potere dare un più forte sostegno alla messa al bando delle bombe a grappolo e assicurarne una pronta efficacia».
Non C'è Pace senza Giustizia
Fonte: Radicali.it