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Storia e cultura del Bitto. Questa sera alla Biblioteca di Sondrio
12 Febbraio 2010
   

Venerdì 12 febbraio, ore 21.00 

a Sondrio, Biblioteca Civica “Pio Rajna”

Villa Quadrio, via IV Novembre, 20

 

Presentazione del volume

Il formaggio ‘Val del Bitt’

La storia, gli uomini, gli alpeggi

a cura di Michele Corti e Cirillo Ruffoni

edito da Ersaf Lombardia

 

Nel corso della serata 

verrà presentato il mediometraggio

La cultura del Bitto

a cura di Carlo Cattadori (regista), Diego Abenante e Orsetta Luna 

 

Il libro

 

M. Corti, C. Ruffoni, Il formaggio Val del Bitt. La storia, gli uomini, gli alpeggi. Ersaf, 2009, foto di G.P. Mazzoni, pp. 180, con bibliografie, tabelle, numerose foto a colori

 

Il Bitto rappresenta un caso emblematico e appassionante per tutti coloro che si occupano dell’universo dei “prodotti tipici”. Quest’opera ripercorre le tappe della storia di questo formaggio ricostruendo la genesi del “sistema Bitto”, un sistema che si esprime con una ben precisa organizzazione pastorale (capace di imprimere un segno inconfondibile nel paesaggio) e in una comunità di pratica e di saperi. Le emblematiche vicende del Bitto rappresentano una chiave di lettura per lo studio di aspetti fondamentali della storia sociale ed economica del passato, ma aiutano anche a capire i termini del dibattito attuale sulla tipicità dei prodotti caseari di montagna e sul futuro delle risorse agrosilvopastorali.

 

Michele Corti, nato a Milano nel 1956, da famiglia di antiche origini orobiche. Insegna Sistemi zootecnici e pastorali montani presso l'Università di Milano. Si occupa di alpeggi, razze in via di estinzione, prodotti artigianali. È vice-presidente di Amamont (Associazione amici degli alpeggi e della montagna) ed è attivamente impegnato in varie associazioni nel campo del pastoralismo e delle razze in via di estinzione (SoZooAlp, Anfosc, Rare, Ass. pastori lombardi, Libera ass. malghesi e pastori del lagorai). Autore di volumi e saggi sull'allevamento alpino, gli alpeggi, gli ovicaprini. Collabora a diverse riviste su temi alimentari, ambientali, politici (Ecologist, Porthos, Confronti) con rubrica fissa su Caseus Arte e cultura del formaggio.

Sito: www.ruralpini.it

 

Cirillo Ruffoni è nato a Gerola alta nel 1943. Laureato in lettere ha insegnato scuole di vario ordine e grado in provincia di Sondrio. Attualmente in pensione si dedica a ricerche storiche e toponomastiche nonché al riordino degli archivi parrocchiali delle Valli del Bitto. Ha pubblicato: Inventario dei toponimi valtellinesi e valchiavennaschi, Gerola (1986), Pedesina (2001), Rasura (2004); Gerola, la sua gente, le sue chiese (1995); In nomine domini - romanzo storico - (1998); Chi va e chi resta - romanzo storico (2000); Ai confini del cielo, la mia infanzia a Gerola - autobiografico (2003); Rasura tra passato e futuro (2007).

      

nel corso della serata saranno distribuite copie del libro agli intervenuti

(per avere una copia scrivere indicando indirizzo completo a ERSAF)

 

 

Il film

 

Scheda tecnica e artistica:

Titolo: La cultura del Bitto

Genere: documentario; Formato: digitale, mini dv; Durata: 48 minuti; Regia: Carlo Cattadori; Aiuto regia: Diego Abenante, Orsetta Luna; Fotografia: Carlo Cattadori, Orsetta Luna; Suono: Diego Abenante; Montaggio: Carlo Cattadori, Diego Abenante, Orsetta Luna; Cooproduttore: Ecomuseo della Valgerola

Sinossi:

In Valgerola (Valtellina), una piccola comunità si stringe in difesa della produzione tradizionale del Bitto, un formaggio da invecchiamento tra i più rinomati al mondo. Il documentario è un itinerario che muove da Morbegno e sale la valle verso Gerola Alta, per concludere il suo viaggio in alpeggio, a oltre 2000 metri. Qui una famiglia di casari ripete ogni anno gesti e lavorazioni antichissime.

 

Carlo Cattadori nasce a Milano l’11 novembre 1967. Dopo essersi diplomato alla scuola di fotografia milanese Riccardo Bauer, ha iniziato a lavorare come fotografo free-lance realizzando diversi reportages in Italia e America latina. Nel 2006 ha frequentato la scuola civica di cinema di Milano, sezione documentario.

Nel 2007 ha vinto il premio vita all’interno del festival di filmmaker nella sezione paesaggi umani 2 con un documentario a episodi intitolato la piazza. Nel 2008 ha collaborato come operatore e assistente al direttore della fotografia nel film documentario di Gabriele Salvatores sugli intercampus dell’inter: Petit historias du criança.


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