Non sono tanti quelli che si scandalizzano per i manifesti selvaggi affissi per strada. In diversi, invece, si stracciano le vesti su una informazione presunta imbavagliata dai regolamenti della Commissione di Vigilanza radiotelevisiva; non si vuole digerire che sia stata sancita parità di condizioni e di accesso e, come dimostrato da oltre 40 sentenze in dieci anni dell'Autorità delle Comunicazioni, sia stato posto un freno all'uso privatistico che trasmissioni e conduttori fanno del mezzo pubblico.
Ed ecco, quindi, cosa accade: per la campagna elettorale ci sarà certezza della legge della giungla, la legge del più forte, del più prepotente.
Sulle strade e nei muri non sarà in vigore la legge che disciplina le affissioni pubblicitarie, ma il manifesto selvaggio sancito dalla legge che disapplica la legge. La sanatoria del decreto 'milleproroghe' su cui oggi il Governo pone la fiducia costerà alle casse degli enti locali (per minori introiti e per costi di ripulitura) circa 100 milioni di euro. Alla faccia del federalismo.
La norma prevede che fino all'entrata in vigore del decreto (la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista intorno al 10 marzo) i partiti e i comitati elettorali potranno imbrattare a piacimento i muri e pagare mille euro di sanzione, non a violazione commessa, ma forfetario per tutta la campagna elettorale e per tutto il Comune!
Forse qualcuno pensa che per gli ultimi 10 giorni circa della campagna elettorale, non essendoci più la sanatoria, come miracolo finiranno le violazioni? Tranquilli, se questa volta è straordinariamente preventiva ed ex-ante la sanatoria, negli ultimi dieci anni le abbiamo avute ex-post...
Di seguito il testo del Governo, ripreso da un emendamento presentato in Commissione Affari Costituzionali dai senatori Pontone (Pdl) e Lusi (Pd), dopo quello già approvato dalla Commissione stessa della Lega Nord.
8-novies. Per le sole violazioni commesse dal 10 marzo 2009 alla data di entrata in vigore della 7 legge di conversione del presente decreto continuano ad applicarsi le norme di cui all’articolo 42-bis del decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14; per tali violazioni le scadenze fissate dal comma 2 del citato articolo al 30 settembre e al 31 marzo 2009 sono prorogate rispettivamente al 30settembre e al 10 marzo 2010.
Donatella Poretti