Se vuoi sapere, caro il mio Bertoldo,
cosa succede nel paese nostro,
non c'è bisogno che tu spenda un soldo,
eccoti un riassunto in poco inchiostro.
L'esperto di naufragi, il buon D'Alema,
lungimirante tra tutti i marinai,
nel Mare degli Inciuci astuto rema
sdegnando la ciurma e lai e guai.
Alfano con Ghedini giorno e notte,
per mettere al sicuro il Cavaliere,
studiano come caricar di botte
dei giudici le terga e il sedere.
Binetti l'ha detto e l'ha chiarito
che se nel Lazio vince la Bonino
lascia il democratico partito
e all'Uddicci va a prendersi un panino.
Va da Casini che tiene doppio forno
e cuoce e vende pane a tornaconto
e vino e companatico e contorno
perché in affari accà nisciuno è tonto.
Brunetta, gran maestro in cortesia,
vuol dare ai bamboccioni la paghetta,
perché da mamma se ne vadan via,
lui per Venezia ha pronta la barchetta.
Con lancia e spada e l'elmo sulla testa
la Lega combatte aspra campagna
contro gli immigrati e già s'appresta
a riempir di voti la cavagna.
Il Cavalier, con rinnovate guance,
torna in tivvù a riunito schermo;
promette a tutti ricompense e mance,
mentre Minzolin dice: confermo!
Intanto la Gelmini si è sposata,
a tempo ormai maturo, si capisce,
e ha iscritto il pupo alla privata,
la pubblica non cura e deperisce.
Ma questa principale è la notizia:
nel Bel Paese ancor si canta e suona
“meno male che Silvio ci delizia,
meno male che Silvio ci minchiona”.
(gigi fioravanti)