L'Associazione Per la Scuola della Repubblica e il Coordinamento dei Genitori Democratici rilevando, nel documento qui proposto “La Gelmini ci riprova?”, che ogni circolare ministeriale negli ultimi anni contiene un agguato alla legalità, all’uguaglianza dei diritti di alunni e alunne, alla laicità della scuola, denunciano che la recente circolare n. 4 del 15 gennaio 2010 non fa eccezione.
La Gelmini ci riprova?
Con il ministro Gelmini i trabocchetti non hanno mai fine.
Ogni circolare contiene un agguato: alla legalità, all’uguaglianza dei diritti di alunni e alunne, alla laicità della scuola.
La recente circolare n. 4/ 15 gennaio 2010 relativa alle iscrizioni del prossimo anno scolastico 2010-2011 alle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado non fa eccezione.
Al punto 4 “Insegnamento della Religione Cattolica e Attività Alternative” le opzioni per coloro che non si avvalgono dell’irc sono state ridotte dalle quattro fin qui previste a tre, con l’accorpamento arbitrario della voce “studio individuale-nessuna attività” nell'unica voce “attività individuali o di gruppo con assistenza di personale docente”.
La nuova indicazione elimina così il pieno rispetto dello “stato di non obbligo” riconosciuto dalla Corte Costituzionale a coloro che non scelgono l’irc, stato che prevede l’assoluta libertà di scelta riguardo la gestione dell’ora alternativa all’irc.
Ma assai più grave, al punto di non poter essere tollerata, è la proposta rivolta a genitori e studenti non avvalentisi nell’allegato E (il modulo relativo alle opzioni alternative).
La vicenda ha dell’incredibile.
Le opzioni da tre sono state ridotte a due, con la soppressione della voce “attività didattiche e formative” (menzionata peraltro regolarmente al punto 4 della circolare!).
Di fatto, dunque, per il prossimo anno scolastico, genitori e studenti potranno scegliere soltanto tra «A. Attività didattiche individuali o di gruppo con assistenza di personale docente»; «B. Non frequenza della scuola nelle ore di irc». La scomparsa delle «attività didattiche e formative» in un calderone informe senza un apposito docente nega drasticamente la risposta ai tanti genitori e studenti che a quel diritto si sono fin qui appellati.
Le associazioni Per la Scuola della Repubblica e Coordinamento Genitori Democratici (CGD) invitano tutti e tutte coloro che hanno a cuore la laicità della scuola a far sentire la propria voce affinché il MIUR provveda con la massima urgenza al reinserimento nell’all. E della voce «attività didattiche e formative» che rappresenta un diritto sancito in sede legislativa.
Scuola della Repubblica e CGD fanno peraltro presente che per l’espletamento di tali attività, nel bilancio dello Stato continuano ad essere previste le somme a carico degli Uffici Scolastici Regionali, come risulta dalla Tabella 7 –Stato di previsione del MIUR per l’anno finanziario 2010- allegata al ddl sulla finanziaria. Ciascun USR presenta anche per il 2010 l’indicazione di appositi capitoli di spesa con la dicitura «Spese per l’insegnamento della religione cattolica e per le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, con l’esclusione dell’IRAP e degli oneri sociali a carico dell’amministrazione».
Il provvedimento, contro il quale rinnoviamo la nostra protesta, rappresenta dunque un autentico autogoal!
Comitato Per la Scuola della Repubblica Onlus Firenze
Coordinamento Genitori Democratici (CGD)