Mercoledì 3 maggio si sono ritrovati i soci fondatori della Confraternita del Chisciöl e dei vini del Tiranese per mettere a punto gli ultimi dettagli statutari e regolamentari.
È un momento particolarmente importante per lo sviluppo socio-economico del Tiranese e dell'intero mandamento. Associazione come queste, che rappresentano la punta dell'iceberg della valorizzazione di un prodotto e di un piatto tipico di una piccola zona, bene si innestano nel tessuto economico. Il turismo enogastronomico, che sta vivendo una stagione importante, è per noi una delle principali risorse, spetta a noi saper cogliere queste occasioni presentandoci anche attraverso i piatti della tradizione. Il turista è sempre di più alla ricerca di cose che non può trovare in qualsiasi posto ma è alla ricerca di un rapporto uomo territorio fatto anche dei piatti della tradizione. Infatti il nostro mandamento racchiude in sé produzioni agro-alimentari che nel corso della storia hanno rappresentato la fonte di sostegno e sopravvivenza della nostra gente. Basti pensare che fino alla metà del secolo scorso i terrazzamenti della sponda retica con le loro vigne e i terreni coltivati a segale prima e da luglio in poi coltivati a saraceno, erano una importante fonte di reddito e sostentamento per le famiglie. Altro aspetto importante di quel periodo era la presenza in ogni casa di una stalla con alcune mucche. In ogni paese della zona infatti esisteva una latteria, oggi ormai ridotte ad un esiguo numero. Si produceva il casera per il quale perfino l'UE ne ha riconosciuto la DOP. La farina di grano saraceno, il casera e l'ottimo vino per i nostri avi erano quindi elementi fondamentali di sostentamento.
Nel corso degli ultimi anni sono tornati prepotentemente alla ribalta questi valori della storia. Spetta ora a noi cogliere questa grande occasione di sviluppo e rilancio della nostra storia e delle nostre tradizioni. Il solo trenino rosso fa sostare in tirano più di 800.000 persone l'anno; a queste vanno aggiunte tutte quelle che attraversano il nostro territorio in macchina o che arrivano al capolinea di Tirano, in treno. A tutti questi potenziali clienti che cosa possiamo offrire? È quindi di fondamentale importanza che la Confraternita del Chisciöl sappia assumere un ruolo di avanguardia, di promozione e valorizzazione di tutti quegli aspetti sopra descritti (la storia, la cultura, l'ambiente e il territorio). È perciò indispensabile che tutti i soggetti istituzionalmente rivolti allo sviluppo socio economico attraverso il turismo, siano coinvolti in un progetto di queste dimensione in modo convinto e decisamente operativo. Operatori turistici, ristoranti, alberghi, pro loco, comuni e comunità montana devono partecipare in modo propositivo alle iniziative che la costituenda confraternita andrà ad assumere. Ben inteso che la confraternita non dovrà invadere campi altrui ma affermare, in collaborazione con le varie proposte, il piatto dell'eccellenza della zona. Il nostro territorio offre infatti numerose opportunità e attrattive per i turisti sui quali già gli enti locali hanno investito ingenti risorse. Basti pensare ai sentieri e alle camminate in quota, ai percorsi di media montagna, alla pista ciclabile, all'ambiente in generale, ai monumenti, ai palazzi storici e alle numerose offerte enogastronomiche.
Sta solo a noi crederci, essere convinti e fare sistema per raggiungere un obiettivo che è alla portata. Basta non pensare solo al proprio orticello ma lavorare insieme per raggiungere grandi traguardi.
Franco Cenini
(da Tirano & dintorni, maggio 2006)