È necessario dire basta alla strage di vite umane che pressoché quotidianamente si ripete nelle carceri italiane. Il suicidio avvenuto il 7 gennaio nel carcere di Sulmona è il quarto in meno di dieci giorni, dall'inizio del 2010, e se il Ministro Alfano e il Governo intendono perseverare nell’immobilismo e nell'indifferenza, aggravati da episodici quanto inconsistenti annunci di attenzione verso gli istituti di pena, non sarà purtroppo l'ultimo.
È necessario intervenire con urgenza e coi giusti mezzi (quelli che realmente servono secondo il disegno che ci è consegnato dalla Costituzione, non certo quelli dettati dalle ansie demagogico-populiste di chi obbedisce solo al dio voto!) per riformare il carcere e le pene, tenendo soprattutto a mente l’attuale condizione disumana a cui sono sottoposte più di 65 mila persone imprigionate in Italia, contro le 43 mila che sarebbero possibili in condizioni di legalità.
Per queste ragioni l'Associazione il Detenuto Ignoto sarà presente davanti a Montecitorio il prossimo martedì 12 gennaio, dalle 10 alle 13, per dare il suo sostegno dall’esterno del Palazzo al proficuo svolgimento della discussione della mozione radicale, a prima firma della deputata Rita Bernardini, in materia di carceri prevista alla Camera per quella data.
Questa occasione, all’inizio di un anno che altrimenti potrà rivelarsi come ineditamente e drammaticamente tragico per le carceri italiane e per lo Stato di diritto nella Repubblica, ci si augura invece possa e debba essere l’occasione per instaurare un nuovo corso, che possa costituire perlomeno l’inizio dell’uscita del Paese da quel buco nero di illegalità e di inumanità rappresentato oggi dai nostri istituti di pena, a reale vantaggio della società intera.
Irene Testa
Segretario dell'Associazione il Detenuto Ignoto
e membro della Giunta nazionale di Radicali Italiani
http://detenutoignoto.blogspot.com