Ridurre le tasse, con due sole aliquote al 23 e al 33%? Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, lo aveva “immaginato” nel 1994; nel frattempo sono passati 16 anni. Lo aveva ripetuto, in occasione della campagna per le elezioni politiche del 2001, sottoscrivendo, nel corso della trasmissione televisiva “Porta a Porta” (Rai), un “contratto con gli italiani”, formalizzato dalla presenza di un notaio. È bene ricordare che il sogno del '94 non fu realizzato e il contratto del 2001 non fu rispettato, nonostante la lunga permanenza del governo Berlusconi, ben cinque anni, il più duraturo nella storia della Repubblica italiana e con una maggioranza parlamentare mai vista prima.
Ora il presidente Berlusconi sogna una riforma tributaria riproponendo le due aliquote fiscali. Ci dobbiamo credere o è l'ennesima presa in giro in vista delle prossime elezioni regionali? Un governo non sogna, fa.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc