Con Giorgio Napolitano va al Quirinale una personalità di alto profilo politico e civile, un laico, un europeista convinto, un uomo certo di parte ma che saprà essere il Presidente di tutti.
Lo abbiamo votato con convinzione. Come si sa, la Rosa nel pugno ha auspicato sin dall’inizio che dall’Unione potesse emergere un indicazione suscettibile di registrare un’ampia convergenza. Per la sua storia personale, il suo prestigio interno ed internazionale, specie a livello europeo, Napolitano aveva tutte le caratteristiche per un voto bipartisan. Cosi non è stato, mi dispiace, e spero che ora la Casa della Libertà riconosca la piena legittimità della sua elezione.
Sono felice della sua elezione e gli faccio i miei auguri. Tra l’altro, non dimentico il nostro comune lavoro nel Comitato dei Garanti per i progetti per le vittime dello Tsunami né, con Marco Pannella, la sua partecipazione alla “Marcia di Natale per l’amnistia”, sperando che quanto richiesto allora possa salutarne l’insediamento, riprendendo una tradizione che può trasformarsi nelle prossime settimane in impegno concreto.
Emma Bonino
(da Notizie radicali, 11/05/2006)