Fernando Rojas è il Viceministro della Cultura cubana. Va precisato bene, perché qualcuno potrebbe pensare che fosse il Viceministro dello Sport con delega al pugilato. Sì, perché l’altro giorno il nostro eroico ministro ha avuto il coraggio di affermare: «Se si presenta Yoani Sánchez, io stesso la prendo a legnate». Che coraggio, caro il mio viceministro che forse aspiri a diventare ministro e di questo passo mi sa che ti tocca presto, vista la tua predisposizione alle bastonate. Che coraggio da vendere, picchiare una ragazza, per lo più magra e poco prestante, che sa soltanto scrivere e parlare. Che ardimento rivoluzionario, Fernandito, che ti vuoi sostituire alle Brigate di Risposta Rapida, ai CDR, agli uomini della Sicurezza. Non ti ha detto niente, Fidel? I lavori sporchi lasciali fare agli altri… Picchiare una scrittrice pluripremiata all’estero, una blogger indifesa, e poi picchiarla addirittura con un bastone. Che bell’esempio di cavalleria maschile, Fernandito. Si sa che non possiamo pretendere democrazia dalle tue parole, dopo tutto siamo un paese accerchiato, il nemico ci ascolta e sta preparando l’invasione. Tu sarai di sicuro in prima linea a fronteggiarlo, impugnando il bastone, pronto a percuotere chiunque si provi ad attendere alla nostra sicurezza nazionale. E poi il Ministero della Cultura cubana a cosa serve se non a dare bastonate? Potrebbe picchiare duro anche Abel Prieto, magari invece che bastonate potrebbe tirare librate, ché il suo Volo del gatto è uno dei libri più pesanti degli ultimi duecento anni di letteratura nazionale. Se ti prende in testa sei finito, guarda.
Abelito, dai retta a me, dimettiti. Lascia il posto a Fernandito. Lui sì che c’ha i numeri. Libri non ne scrive, ma tira mazzate che è un piacere.
Alejandro Torreguitart Ruiz
L'Avana, 23 dicembre 2009
Traduzione di Gordiano Lupi