Dopo Venezia e Trento anche Firenze rinvia alla Corte Costituzionale: successo della campagna di affermazione civile
La Corte d’Appello di Firenze nei giorni scorsi ha rimesso alla Corte Costituzionale la decisione sul merito di un ricorso presentato da una coppia gay che aveva ricevuto un diniego, da parte del Comune di Firenze, alle pubblicazioni per il matrimonio.
Questa decisione dimostra che la Corte d’Appello di Firenze, come quelle di Venezia e di Trento, ritiene fondate le ragioni del ricorso, presentato quando il Comune si era opposto alle pubblicazioni per il loro matrimonio. Si conferma così, se ancora ve ne fosse bisogno, che la campagna di Affermazione Civile, lanciata due anni fa dall’Associazione Radicale Certi Diritti e da Avvocatura Lgbt – Rete Lenford, finalizzata al riconoscimento del diritto al matrimonio civile per le coppie gay, è una strada molto importante per il superamento delle disuguaglianze e delle discriminazioni verso la persone omosessuali.
Gran parte della classe politica si ostina a non voler riconoscere e regolamentare il matrimonio e le unioni civili per questo abbiamo avviato la strada legale, così come accadde negli Stati Uniti contro la segregazione razziale che fu abolita grazie alla Corte Suprema.
Un altro passo avanti è stato compiuto per l’uguaglianza e i diritti delle persone lesbiche e gay.
Certi Diritti
Si tiene questa mattina, sabato 19 dicembre 2009 alle ore 11:30, presso il Caffè Sant'Ambrogio in Piazza Sant'Ambrogio a Firenze, una conferenza stampa relativamente alla decisione della Corte d'Appello di Firenze di rimettere alla Corte Costituzionale il ricorso di una coppia gay al diniego delle pubblicazioni di matrimonio civile da parte del Comune.
Saranno presenti, oltre alla coppia gay, esponenti dell'Associazione Radicale Certi Diritti, di Avvocatura per i diritti LGBT-Rete Lenford e i senatori Radicali-PD Donatella Poretti e Marco Perduca.
Per informazioni:
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