Sono venuta in possesso di copia della nota (con allegati) inviata il 13 novembre scorso dal Dr Giovanni Serpelloni (Capo Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri - foto) a tutti i servizi tossicodipendenze pubblici (SerT) e a tutte le comunità terapeutiche d'Italia, in cui, non esplicitamente ma del tutto chiaramente, li si invita a boicottare la Conferenza delle Regioni sulle dipendenze, tenutasi a Torino nei giorni 1 e 2 dicembre 2009, promossa dalla Commissione Salute e Commissione Politiche Sociali della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
È innegabile che esista una situazione di grande tensione fra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega sulle tossicodipendenze, on. Carlo Giovanardi, e molte Amministrazioni regionali sul tema delle dipendenze, ma i contrasti politici non possono giustificare un'iniziativa come quella di Serpelloni, che si configura come indebita pressione del Dipartimento su enti, quali i SerT e le comunità, che, vista la persistente grave carenza di finanziamenti, sono facilmente influenzabili e condizionabili. La nota contiene allusioni gravi e grevi («una situazione fondata esclusivamente su basi ideologiche se non addirittura personalistiche... sperando che in un futuro prossimo prevalgano le competenze e il buon senso...»).
Per queste ragioni con il senatore Marco Perduca, abbiamo deciso di interpellare il Presidente del Consiglio per sapere:
- le motivazioni sottese all'invio della nota del Prof. Serpelloni di cui in premessa;
- chi sono i soggetti accusati dal Prof. Serpelloni di perseguire logiche “ideologiche se non addirittura personalistiche”.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interpellanza