L’esordio di un nuovo movimento proposto da Rutelli ha rischiato di arenarsi nelle spiagge dell’inconsistenza se non fosse intervenuta l’esigenza di salvare l’idea malgrado l’uomo.
Vedremo gli sviluppi di una tale idea che ha assunto i toni di una riscossa nazionale alternativa alle derive populiste, autoritarie, anticostituzionali imposte dal cavaliere in nome e per conto della personalissima esigenza di pararsi le terga dalle conseguenze dei suoi stessi reati.
Rutelli non avrebbe mai ottenuto un credito politico autonomo se non fosse intervenuta una salutare terapia intensiva a base di “tabaccellina” che ha sostenuto le difese funzionali e organiche in grado di fronteggiare la pandemia cavalleresca, che ha toccato il momento culminante dell’ascesa, iniziando l’irreversibile fase dell’immunizzazione. Lo aveva preannunciato Montanelli che il berlusconismo sarebbe crollato solo a seguito di una vaccinazione collettiva; la vaccinazione è avvenuta e sta dilagando l’immunizzazione, proprio mentre il cavaliere cerca una personalissima immunità… ma dalle leggi.
L’adesione di Tabacci all’idea/movimento di Rutelli appare come una missione all’estero per dare corpo e credito alla inconsistenza ed evitare di finire dentro la raccolta indifferenziata dei rifiuti politici che il cavaliere sta intensificando. È proprio la presenza dell’on. Bruno Tabacci a fornire credibilità istituzionale a questa Alleanza per l’Italia, per farne una vera alleanza per l’Italia, scongiurando il pericolo di diventare una sudditanza dell’altra Italia.
Rosario Amico Roxas