Ad un campo rovinato
Ti vedo ancor, in strada per la scuola,
sì fiera verdeggiar un ben di Dio;
bagnata dal sudor del contadino,
che non falliva mai nel fecondio!
Ed anno dopo anno partorivi
per il mangiar legumi e verdura;
sentendo il contadin pregar silente,
miglior stagione per la mietitura!
Poi muore il contadin, e vedovella
restavi, con il grembo ancor fecondo;
ma l’avido padrone, col progresso,
ti venne a rovinare fine in fondo!
Ed oggi tu sei sterile, negletta,
ricolma di rifiuti, puzza, erbaccia,
mattoni sparsi per la costruzione
che deve seppellire la tua faccia!
Chi passa accanto a te non più ricorda
del tuo sfamar, dell’aria che hai pulito;
contento, come l’avido padrone,
che ancor di più le tasche ha riempito!
Nessun piange per te, che Malta mia,
guardando la tua fine, pur pensando
qual altro campo subirà lo scempio
in mano ai suoi figli delirando!
Sogni sul Lario
Rosso di sera tinge di tramonto
le piume bianche
d’un cigno solitario
che ancor si specchia
nelle limpide acque
del Lario…
Il campanile tacque
una quercia vecchia
riapre il suo diario
sotto le fianche
d’un colle che riprende il suo
racconto…
E il Lario
rispecchia ancora
il cigno solitario
che sogna già l’aurora…
Il colle tace
e la vecchia quercia
chiude il suo diario!
4 settembre, 2008
Alfred Palma
Alfred Palma è nato a Floriana, Malta, l’8 Settembre 1939, ma vive da sempre a Zabbar. Studiò al liceo “De La Salle” e, finiti gli studi con successo, nel 1957, si impiegò come insegnante nelle scuole elementari, fino al 1959, quando si trasferì al Reparto Assistenza Sociale, presso lo Stato. Nel 1987 si ritirò del tutto dal lavoro per dedicarsi completamente ad una carriera letteraria. Il suo amore ed entusiasmo per Dante risale ai suoi giorni di scuola, quando studiava la Commedia in una versione in prosa di Tito Casini, intitolata Per Loco Eterno. Pur giovanissimo sognava già che un giorno potesse tradurre l’opera in maltese. E questo sogno s’intensificò quando venne a sapere che la Commedia in maltese fu cimentata parecchie volte, ma mai portata al termine. Nel 1964 fu pubblicato L’inferno, un’ottima traduzione del bravo filologo Erin Serracino Inglott, ma ahimè senza le celeberrime rime! E fu proprio questo fatto che spinse Palma a darsi da fare e di mettersi in azione. Nel 1966 aveva acquistato una copia antica della Commedia redatta dal Camerini (1800), e nell’estate dello stesso anno, avendo niente da fare, si mise a tradurre le prime terzine dell’Inferno. Terminate con soddisfazione, iniziò a rimarle… e si fermò vent’anni dopo, nel 1986, esaurito ma ampiamente soddisfatto. Pubblicò l’opera nel 1991, a carico suo, e vinse il Premio Letterario bandito dallo Stato. Finito il lavoro su Dante, Palma si rivolse alle commedie di Shakespeare, e nel 1993 pubblicò Romeo e Giulietta. Nel frattempo continuava a scrivere Poesie, con le quali vinse molti premi, sia a Malta che all’estero. Fino ad oggi ha pubblicato 12 commedie di Shakespeare e le altre 26 aspettano pubblicazione. Da qualche anno si è rivolto ad Oscar Wilde. Nel 2004 tradusse la sua Salomé; nel 2006 Il Ritratto di Dorian Gray, che vinse anche il Premio Letterario; nel 2007 il De Profundis, e quest’anno verranno pubblicate le celeberrime quattro grandi commedie. Nel 2007 Palma ha anche tradotto il notorio Candide di Voltaire. Nel 1993 pubblicò una collezione di poesie sue, Preludi; poi due novelle originali: Overdose (1996), Perdona i nostri peccati (1997) e Fantasmi di gesso (2008). A Palma sono state conferite parecchie onorificenze, tra le quali: il “Premio Città di Valletta” (1993), “Onoreficenza Zabbar” (2000), “Primo Cittadino dell’Anno” (Villabate/Palermo – 2006) e, più recentemente, il “Trofeo Agatha Barbara”. L’anno scorso, accompagnato dal poeta e critico letterario Patrick Sammut, ha preso parte nel “Progetto Dante 2008”, come traduttore della Commedia in lingua maltese, ottenendo il “Lauro Dantesco” dal Comune di Ravenna. E giusto quest’anno (2009), dopo l’invito del Prof. Gaetano Chiappini, dell’Università di Firenze, ha partecipato nella prestigiosa antologia poetica Rosso Primo, uscita in Italia pochi mesi fa.
Palma dipinge, suona il pianoforte e adora Chopin. Ama la natura, gli animali e tutto quello che da senso alla vita. Odia la violenza, la crudeltà e l’ipocrisia e, poeticamente, sogna sempre un mondo migliore.
(In collaborazione con l’Associazione Poeti Maltesi)