Sabato , 21 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Marco Zacchera. Le mine di Obama. Le protesi di Cairo
29 Novembre 2009
 

Il presidente Obama vola a Oslo per ricevere il premio Nobel della pace, peccato che gli USA proprio in questi giorni abbiamo nuovamente rifiutato di firmare la convenzione internazionale per la moratoria delle mine anti-uomo, quelle trappole micidiali che ogni anno uccidono o rendono mutilate per sempre migliaia di persone, compresi tantissimi bambini che non c’entrano nulla con guerre combattute spesso molti anni fa - magari quando non erano neppure nati - ma che restano comunque distrutti da quelle mine assassine che sembrano piccole e innocenti, spesso criminalmente truccate da giocattoli caduti dal cielo. Gran parte delle nazioni si sono impegnate a fermarne la produzione ma gli USA rifiutano questa come tante altre convenzioni mondiali.


Speravo – proprio visto il meritato(?) riconoscimento al neo-presidente americano – che questi dimostrasse un po’ di umanità impegnandosi se non a distruggere almeno a non produrre più ordini micidiali di cui troppi paesi hanno già pieni gli arsenali.

Queste e tante altre cose sono evidentemente sfuggite ai giudici del Nobel che, se avessero avuto un po’ più di coraggio, forse avrebbero potuto premiare invece una persona che da anni vive a Kabul proprio per riparare i danni di quelle mine.


È Alberto Cairo (foto), piemontese, uno che da anni - in silenzio - ha impiantato un ospedale ed un centro di riabilitazione dove migliaia di persone (e tantissimi bambini) hanno ritrovato un uso degli arti con protesi artificiali, di solito costruite artigianalmente proprio da altri mutilati. Ma Cairo non fa politica, non sfila come Gino Strada (uno che di pubblicità se ne fa tanta, oh, quanta se ne fa!) a strillare contro Berlusconi alla guida di cortei di sinistra. Quindi Cairo non è cosa chic, non sarà mai alla moda e quindi non sarà mai premiato.


Ma io non dimenticherò mai quello che ho visto in Afghanistan e come il centro creato da Cairo mi sia sembrato un’oasi incredibile di pace in tanto dolore ed è per questo che quando vedo sporcato dalla politica anche il premio Nobel per la pace rimango deluso ed intimamente offeso. Come è successo quest’anno, visto che Mister Obama non ha – almeno per ora – fatto proprio nulla per meritarsi tale onore.


On. Marco Zacchera (Pdl)

(da Il Punto esteri, newsletter 29/11/2009)


Articoli correlati

  Yoani Sánchez: “Credo che il cambiamento sia sempre più vicino”
  Dal Consiglio provinciale di Novara e su Obama
  Massimo Aprile. Dateci il voto e trasformeremo la nazione!
  Lidia Menapace. L'imperialismo USA nell'era di Obama
  Yoani Sánchez. Questo martedì potrebbe cominciare qualcosa
  Piero Capone. Il programma barackiano di Veltroni
  Annagloria Del Piano. Obama è Presidente!
  Yoani Sánchez. Una visita più simbolica che politica
  Certi Diritti. Obama, Hollande, Cameron, Key: Sì al matrimonio tra persone dello stesso sesso. E l'Italia?
  Antonia Sani. Un non-bianco alla Casa Bianca
  Enrico Peyretti. Lo statista senza immaginazione. Berlusconi su Obama
  Lidia Menapace. Neutralità, Nato, Caschi blu
  Raniero La Valle. I cocci del Medio Oriente
  Yoani Sánchez. Noi, il popolo
  Dal discorso tenuto da Barack Obama all'Università del Cairo. Proposta per gli esami.
  Roberto Malini. Salvare il nostro pianeta
  Marco Lombardi. L'Italia è gossip
  Marco Zacchera. Obama visto da destra (dal Texas)
  Moonisa: Abuja, 5.11.2008. Lo specchio della vittoria di Obama in Africa
  Gino Songini. Barack Obama negli States, Licio Gelli da noi
  Niccolò Bulanti. Presidenziali Usa. Novità è speranza, se l'apparenza non inganna
  Il patriarcato gentile di Obama
  Renato Pierri. Che cosa c'entra mai con la pace la posizione di Obama nei riguardi dell'aborto?
  Bruna Spagnuolo: La lungimiranza-quasi chiaroveggenza di Tellusfolio su Barack Obama
  Il cambiamento alla Casa Bianca e il cambiamento di ognuno di noi
  Damiano Mazzotti. Stati Uniti, Crisi del’29 e Caos del 2009
  Adieu, Madame Thatcher
  Wendy Guerra. Visite di primavera all’Avana
  Carlo Forin. Lèggere una società che precipita
  Barack Obama. Il nuovo inizio
  Reinaldo Escobar. Il carcere di Guantánamo
  Claudia Osmetti. Il Quarto emendamento di Obama
  Marco Lombardi. Abortirai con dolore
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 71.0%
NO
 29.0%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy