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Adozioni. I single italiani possono adottare bambini, ma solo se emigrati 
La risposta del Governo a una interrogazione del 9 marzo
24 Novembre 2009
 

Lo scorso marzo avevo presentato un'interrogazione parlamentare sul caso di L. M., una signora di 44 anni italiana, residente da 9 anni in Portogallo per lavoro, che dal novembre 2008 cercava di adottare un bambino in quel Paese.

Per i tribunali portoghesi la signora è idonea all'adozione. Ma a un certo punto il processo si blocca: il tribunale non può procedere perché la signora è single e, anche se in Portogallo l'adozione da parte dei single non è un problema, occorre verificare la compatibilità con la legislazione del Paese di provenienza di chi presenta la domanda. L'Italia non riconosce l'adozione a persone non coniugate e di conseguenza i tribunali portoghesi non possono rilasciare l'idoneità.

Di conseguenza presentai un'interrogazione perché la Convenzione di Strasburgo del 1967, resa esecutiva in Italia nel 1974, prevede che un single possa adottare un minore. L'Italia ha normato la materia con la legge 184 del 1983, aggiornata nel 2001, dove è prevista sì l'adozione per i single ma a condizioni particolari, attraverso un percorso diverso, con una adozione di serie B, revocabile, e per lo più riservata a casi di bambini disabili o difficili. Inoltre è dell'anno scorso la Convenzione della Commissione Europea che comprende tra i possibili adottanti i single.

Nell'interrogazione, presentata con il senatore Marco Perduca, chiedevo quando l'Italia aveva previsto di aderire all'ultimo atto comunitario. Ora ha risposto il sottosegretario Carlo Giovanardi, spiegando che per ora non è prevista la ratifica della Convenzione, ma che l'adozione da parte di single in Italia è già possibile, oltre che per i bambini disabili anche come conseguenza di un affido, mentre per rendere l'adozione possibile a tutti gli effetti per le persone singole, essendo la fila interminabile anche per le coppie sposate... niente da fare.

Va dato atto comunque al sottosegretario, che alle sue parole è seguito lo sblocco della vicenda in Portogallo, e adesso L. M. è in lista d'attesa per le adozioni. Ma la risposta di Giovanardi pare proprio suggerire che anche i single italiani possono adottare, ma solo se lo richiedono all'estero.


Donatella Poretti


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